“I diamanti sono da sempre la mia passione dove unicità e rarità sono fondamentali come in una storia d’amore. Ogni diamante è unico ed emana sfumature irripetibili come qualsiasi creazione della natura… ma per evocare un’emozione ineguagliabile, ha bisogno di brillare insieme alla luce di chi lo indossa.”
Fabrizio Casciola
L'origine dei diamanti
La storia dei diamanti ha origine nei depositi alluvionali che si trovavano a ridosso del fiume Krishna in India dove nella simbologia religiosa vengono considerati preziosi già da numerosi millenni. Nelle scritture in Sanscrito e in alcuni scritti buddisti, i diamanti vengono citati come pietre preziose capaci di graffiare i metalli. I romani li utilizzavano come strumenti d’incisione e in Cina se ne menziona l’uso come talismani capaci di proteggere chi li indossa.
Ai primi giacimenti indiani seguono quelli di Brasile e Sudamerica mentre i primi ritrovamenti in Sudafrica, risalgono solo alla seconda metà del 1800. I giacimenti Sudafricani furono caratterizzati soprattutto dall’importanza che ebbero i camini dei vulcani spenti rinvenuti per la prima volta a Kimberley, città che diede il nome alla kimberlite: roccia dalla quale viene estratto il diamante.
Dopo questa scoperta il Sudafrica divenne un importante centro di estrazione diamantifera e sostituì l’India che ormai aveva esaurito le riserve. I diamanti divennero noti soprattutto nel XIX secolo che coincise con il progressivo miglioramento del taglio della gemma. Solo nel 1813, grazie ad un esperimento di Humpry Davy, che concentrò con una lente i raggi del sole in un diamante grezzo causandone la combustione, si poté dimostrare la sua composizione chimica di carbonio e questa scoperta contribuì indubbiamente ad accrescerne la fama.
Le 4 C del Diamante
Il Peso
Il Taglio
Le proporzioni di un diamante influiscono nel rapporto con la luminosità e di conseguenza un taglio eccellente può favorire un corretto passaggio della luce nella pietra e quindi influire su fuoco, rifrazione e brillantezza. La sostanza è che, migliori sono le proporzioni e maggiore sarà la brillantezza della pietra. La valutazione del taglio viene espressa da 5 parametri riconosciuti internazionalmente: POOR – FAIR – GOOD – VERY GOOD – EXCELLENT.
In merito alle varie tipologie di taglio indicate di seguito indubbiamente il taglio brillante è, come dice il termine, quello che più consente al diamante di brillare.
La Purezza
Il Colore
La colorazione di un diamante viene determinata attraverso un particolare sistema che prevede il confronto tra una serie di pietre chiamate master stones. Come stabilito dalla scala di valutazione, il grado colore si identifica attraverso una lettera dell’alfabeto che spazia dalla D (bianco eccezionale) alla Z (tinto): più il diamante è incolore e più è pregiato.
Il supporto delle master stones è affidabile ma esiste una tecnologia avanzata che consente di fare una valutazione più oggettiva e più precisa: lo spettrofotometro, chiamato anche colorimetro, strumento che analizza con precisione la colorazione del diamante.